Indagato Ignazio Marino: rischia da 3 a 10 anni con l’interdizione dai pubblici uffici
È rimbalzata sul web come una scheggia impazzita l’iscrizione del sindaco Ignazio Marino nel registro degli indagati per abuso d’uffico e peculato in relazione alle trascrizioni dei matrimoni omnosessuali. La procura di Roma però non ha confermato la notizia.
Lo scorso 3 dicembre il movimento politico «Italia Cristiana» ha presentato una denuncia presso gli uffici di piazzale Clodio. Il riferimento è a quanto successo il 18 ottobre, quando il primo cittadino nel corso di una cerimonia in Campidoglio ha registrato ufficialmente in atti pubblici sedici matrimoni tra omosessuali contratti all’estero.
«Il sindaco di Roma in concorso con il personale impiegato nella giornata delle trascrizioni dei matrimoni omosessuali – si legge nella denuncia – ha posto in essere atti giuridicamente e materialmente rimarchevoli mediante i quali beni pubblici e personale dipendente venivano destinati a una finalità estranea alla pubblica amministrazione. Di fatto il sindaco ha espropriato il patrimonio della pubblica amministrazione e ha leso il buon andamento della stessa».
L’associazione «Italia Cristiana», che propone il messaggio del Vangelo attraverso gli insegnamenti della dottrina sociale della Chiesa, prima di presentare la denuncia alla procura di Roma, aveva inoltrato un esposto al ministro dell’Interno Angelino Alfano e al prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro per chiedere l’annullamento delle trascrizioni gay e il commissariamento di Roma Capitale.
«Non abbiamo avuto nessuna risposta nè dal Ministro nè dal prefetto – spiega Fabrizio Verduchi, presidente del movimento – ora invece abbiamo saputo che l’esposto presentato alla procura è stato assegnato al pubblico ministero Roberto Felici, che coordinerà le indagini nei confronti di Marino. Il sindaco non può fare il giustizialista con i vigili quando poi è il primo che con le trascrizioni gay non ha rispettato la legge».
Ieri sera, comunque, il tam tam su social network e blog ha fatto il giro della rete. Tutti davano la notizia dell’iscrizione del sindaco come certa. Una notizia, che invece, dalla procura non è stata confermata.
«Il 30 dicembre ci siamo presentati a piazzale Clodio per sapere l’esito delle indagini. Quel giorno il nome del sindaco non risultava ancora sul modello 21, quindi il fascicolo era ancora a carico di ignoti», ha spiegato l’avvocato Massimiliano Tedeschi, responsabile dell’ufficio legale del movimento. E ancora: «Ma ci risulta che l’iscrizione sia imminente».
Fonte: Il Tempo
Riportiamo il comunicato rilasciato questa mattina dall’Ufficio Stampa di Italia Cristiana:
La denuncia contro il sindaco di Roma Ignazio Marino per i reati di peculato e abuso d’ufficio, in relazione alle trascrizioni dei matrimoni omosessuali, presentata dal presidente del movimento politico “Italia Cristiana” Fabrizio Verduchi, in accordo con il responsabile dell’ufficio legale avv. Massimiliano Tedeschi, ha determinato l’iscrizione nel registro degli indagati del Primo Cittadino, che allo stato attuale assume ufficialmente la qualifica di indagato. È il Sostituto Procuratore della Repubblica di Roma Roberto Felici a coordinare le indagini nei confronti di Marino, il quale se condannato dovrà espiare una pena da 3 a 10 anni con interdizione dai pubblici uffici.
Nessun commento:
Posta un commento